CELLULE PARROCCHIALI DI EVANGELIZZAZIONE

CELLULA N. 61
18/10/1993

CHI E’ IL FRATELLO ?
* Non si può andare da soli a Dio, ma si deve andare a Lui con i fratelli, perché
Egli è il Padre di tutti.
* “Amerai il Signore Dio tuo…Amerai il prossimo tuo…” (Mt 22, 37-39)
“Siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli” (1 Gv 3, 14): è per
il fratello che si passa da una vita vuota e insignificante alla vita piena.
A volte questo amore richiede la morte del proprio essere perché nasca l’uomo nuovo.
Nel fratello, Gesù viene in contatto con me: come dono, arricchimento, sprone, purificazione…

L’UOMO NELL’ANTICO TESTAMENTO

“E Dio disse: ”Facciamo l’uomo a nostra immagine; a nostra somiglianza” (Gn 1, 26-27)
* L’umanità, rappresentata da Adamo, non può essere che ad immagine di Dio Uno e Trino,
se vuole essere come Lui la vuole.
Gli uomini dobbiamo stare in rapporto d’amore gli uni gli altri come sono le persone
della SS. Trinità, alla cui immagine siamo stati creati.
Dio è amore e fonte d’amore. Il Creatore ha immesso pure questo aspetto in noi.
Quindi se questo non c’è, tutta la figura della nostra immagine viene falsata.
* Il culto e i profeti.
Il vero culto è la conversione interiore = amore del prossimo come testimonianza
di vita.
“ Io detesto e respingo le vostre feste…Piuttosto scorra come acqua il diritto e la
giustizia come un torrente perenne” (Am 5, 21-24)
“Quando stendete le mani…” (Is 1, 15-17).
* Il digiuno che piace a Dio: l’amore del prossimo.
“Grida a squarciagola…Non è questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, liberare gli oppressi…” (Is 58, 1-9)
“ Soccorrevo il povero che chiedeva aiuto… Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi dello zoppo… (Gb 29, 12-16)
home cellule cellule a S. Gabriele indice generale